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Reviews by Emanuele Terzuoli

All reviews - Movies (18)

Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo: il ladro...

Posted : 14 years, 1 month ago on 30 March 2010 12:12 (A review of Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief)

Fare un film per ragazzi non significa fare un film piatto e banale. Qualcuno lo spieghi a Chris Columbus o forse a Rick Riordan (anche se non ho letto il libro) giacché Columbus con i primi due Harry Potter aveva dimostrato che con una sceneggiatura all'altezza si possono fare film per ragazzi davvero ottimi.
L'idea di una lotta tra gli dei dell'Olimpo sulla Terra non è nuova in letteratura, ma avrebbe potuto essere sufficientemente originale o comunque stimolante sul grande schermo. In questo film sfiora il ridicolo. Tutto già visto, tutto scontato e tutto miseramente ridotto ai minimi termini. Mi sorprende che non l'abbiano girato in versione 3D per mascherare la mediocrità, uno sport che ultimamente a Hollywood va molto di moda.


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Segnali dal futuro

Posted : 14 years, 1 month ago on 20 March 2010 11:30 (A review of Knowing )

Il classico esempio di "poche idee ma confuse". Non mi aspettavo niente da questo film e sono stato accontentato. L'inizio sembra interessante, anche se già si capisce che di film così ne sono già stati fatti troppi. Ma promette un po' di mistero, condito a un po' di fantascienza. Quel tanto da farti dire "vediamo cosa succede".
Purtroppo i tasselli del mistero portano a qualcosa che non c'entra niente con i tasselli stessi. Tutto è gratuito, la ricerca porta a qualcosa di cui tutti si accorgeranno al momento opportuno, ricercatore compreso, senza che sia possibile fare niente. Il finale, poi, non è degno di legare le scarpe nemmeno all'ultimo Indiana Jones, un film di cui produttore, attori e regista dovrebbero vergognarsi.
Nicolas Cage non aggiunge niente, anzi sembra sempre il solito personaggio visto ultimamente, quello del Mistero dei templari, della Ricerca delle pagine perdute, di Next, ecc. Vorremmo rivedere l'attore di Via da Las Vegas, o quando meno quello di Face Off, ma con una sceneggiatura del genere non è possibile.
Piuttosto minimal l'utilizzo degli effetti speciali, e questo è un bene. Anche se la voglia di far vedere una metropolitana deragliare e spazzare via una stazione di Manhattan è stata irresistibile.
Abbastanza incomprensibile, infine, la scelta della fotografia. Colori artificiali, tramonti cittadini che trasformano la scena in un quadro impressionista. Bella, per carità, ma completamente fuori luogo.


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Alice in Wonderland

Posted : 14 years, 1 month ago on 8 March 2010 09:51 (A review of Alice in Wonderland)

Che delusione! Stavolta ero andato al cinema a botta sicura, convinto di vedere un film di Tim Burton. Ma devo aver sbagliato sala, non ci sono altre spiegazioni. Perché non posso pensare che Burton, proprio lui, quello che si è sempre fatto beffe dei canoni, che ha messo sotto sopra i concetti di vita e morte, di bene e male, grazie al suo talento visionario, che ha riempito di gioia di vivere le tenebre e che ha impietosamente ingrigito la triste non-vita ordinaria della società, abbia potuto dirigere questo film. Un appiattimento completo verso il commerciale, una trama notevole per combattere l'insonnia. Mai avrei potuto pensare di annoiarmi durante la visione di un film di Tim Burton, ma è accaduto. E se non fosse per la scenografia e gli effetti visivi (questi sì, unica nota positiva del film, ma c'era da dubitarne?) avrei abbandonato la sala alla fine del primo tempo. Sembra che ormai dietro la scusa del 3D ci si possa permettere di realizzare filmetti scritti in cinque minuti e farli passare per capolavori. La sceneggiatura è imbarazzante. Piatta, senza ritmo, banale e scontata. Nessun guizzo, niente che non avrebbe previsto anche un bambino di sei anni. Le interpretazioni sotto tono, con l'unica eccezione di Helena Bonham Carter. Il finale poi, senza svelare niente (ve lo lascio scoprire durante i primi minuti del film) è da festival delle banalità.


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Il mondo dei replicanti

Posted : 14 years, 3 months ago on 21 January 2010 09:43 (A review of Surrogates)

Una buona idea di base è diventata un film piuttosto mediocre. Mi ero fatto incuriosire dal trailer, ma le aspettative sono state disattese. Il tema era interessante, forse per la prima volta si affrontava in modo così globale il rapporto uomo-macchina da un punto di vista nuovo e insolito. Ma un argomento così complesso è stato liquidato con troppa superficialità. Il film lascia una sensazione di trascuratezza e di incompiutezza molto fastidiosa. La sceneggiatura sembra scritta in cinque minuti, è piena di difetti, sorvola su dubbi e domande che uno spettatore inevitabilmente si fa senza ottenere una risposta (per esempio: com'è possibile che i surrogati riescano a percepire le sensazioni positive con intensità e quelle negative come un videogame? Oppure, com'è possibile che una quasi totale inattività non abbia trasformato le persone in corpi obesi e pieni di piaghe da decubito?).
Peccato, date le premesse avrebbe potuto essere un ottimo film. Invece non è stato nemmeno un buon intrattenimento.


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Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Stree

Posted : 14 years, 3 months ago on 14 January 2010 09:26 (A review of Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street)

Ho rimandato a lungo la visione di questo film perché sapevo che mi avrebbe messo in difficoltà: adoro Tim Burton, e qui ci sono praticamente tutti gli elementi che contraddistinguono la sua arte (in pochi riescono come lui a far letteralmente parlare scenografia e fotografia come fossero personaggi); detesto i musical e questo lo è (con le solite canzonette ultraripetitive). Ci ho trovato una miriade di difetti che mi hanno dato fastidio, e accanto a loro un sacco di trovare addirittura geniali. La trama è stilizzata, favolizzata, superficiale. Banale, spesso. Ma renderla più complessa e coerente avrebbe cozzato con le esigenze, appunto, del musical, che con un numero di battute che sarà si e no un quinto di quelle di un film normale non può concedere di più. Gli attori sono ottimi, dell'impatto visivo del film manco a parlarne, è straordinario. Credo che Burton si sia divertito come un bambino a girare questa pellicola e a far scorrere tutto quel sangue. Gli amanti del genere probabilmente lo considerano un gran film e io non ho niente da obiettare. Ma avrei preferito vedere la storia di Sweeney Todd in versione "tradizionale" e sono convinto che nelle mani di Burton sarebbe stata davvero un capolavoro.


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Moon

Posted : 14 years, 3 months ago on 4 January 2010 09:19 (A review of Moon)

Ancora un film dal budget irrisorio che si è rivelato una piacevolissima sorpresa. Fantascienza molto classica, spazi vuoti e solitari al posto di navi spaziali e guerre galattiche. L'uomo al centro di tutto, anzi al centro di niente, visto che la Terra è lontana (e nel film non si vede mai) e la Luna è deserta, a parte un inquietante computer parlante che volutamente copia, più che citare, l'HAL 9000 di 2001 Odissea nello spazio al punto dal tenere sulle spine uno spettatore senza una ragione endogena che lo giustifichi. A dare il tocco finale, un guasto che taglia i contatti e isola il protagonista e lo costringe a fare i conti con una realtà che a poco a poco si manifesta nella sua forma più agghiacciante e spietata.
Ottimo Sam Rockwell, capace di reggere da solo la scena per oltre un'ora e mezzo.
Questo è uno di quei film che non si fanno più. Ed è un peccato, quando il risultato poi è questo.


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District 9

Posted : 14 years, 3 months ago on 4 January 2010 11:07 (A review of District 9)

30 milioni di dollari per un film di fantascienza, di questi tempi, è una notizia. Sono convinto che Michael Bay o Roland Emmerich non riescano a farci nemmeno i titoli di coda. Finalmente un film in cui la sostanza prende il posto ai mirabolanti effetti speciali fini a se stessi. Regista esordiente, attori sconosciuti o quasi, una buona idea di fondo e riprese per lo più con camera in spalla. Con questi ingredienti è venuto fuori un film intelligente anche se non indimenticabile. Qualche leggerezza di sceneggiatura, qualche comportamento poco plausibile del protagonista che ne mina la credibilità come personaggio, non sono che sopportabili difetti di una pellicola comunque piena di pregi. E non mi riferisco tanto alla morale antixenofoba che permea tutta la storia, quanto al modo in cui è stata "allegorizzata", allo stile abbastanza fuori dagli schemi e a quel tocco di originalità che è sempre più difficile trovare.


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Sherlock Holmes

Posted : 14 years, 3 months ago on 3 January 2010 06:21 (A review of Sherlock Holmes)

Mi aspettavo molto di meno, soprattutto dalla sceneggiatura che molte recensioni avevano descritto come banale, superficiale o inadatta al personaggio. Invece è l'esatto contrario: ben congeniata, complessa quanto necessario e perfetta per l'interpretazione di Robert Downey Jr. che, se mai ce ne fosse stato bisogno, brilla di bravura. Dà vita a uno Sherlock Holmes mai visto prima d'ora: una geniale carogna. Si tratta senza dubbio di uno dei migliori attori oggi in circolazione. Interessante anche il dottor Watson di Jude Law, che tanta letteratura ha sempre dipinto come il personaggio che serve solo per evitare che Sherlock parli da solo. Bella fotografia: niente di nuovo, probabilmente, ma dà quel tocco goticheggiante e scuro che non è altro che il filtro con cui Holmes vede il mondo. Un grigiore e una noia che scompaiono solo quando appare lei a dare un tocco di colore (alla sua anima e al film).
Convincente il cattivo (che per oltre metà film non riuscivo a non associare a Andy Garcia), buono il ritmo.
A un film che voleva regalare solo due ore di intrattenimento non si può davvero chiedere di più.


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